Signore e signori- e tuttə quellə in mezzo:
non ci sembra vero, eppure ci siamo già da un anno. Quello che pensiamo (e speriamo) sia stato l’anno più strano e surreale delle nostre vite, ci ha tenutə lontanə e ci ha costretto a trovare nuovi mezzi di socialità, nuovi tramiti di discussione e nuove forme di collaborazione. Ci siamo resə conto ancora di più che quello in cui viviamo è un mondo iperconnesso dal quale è facile sentirsi esclusə, preferendo l’antisocialità e l’indifferenza in cui sguazzano le piaghedel razzismo, dell’omobilesbotransfobia, dello sfruttamento sul lavoro, delle disparità di genere e di classe. Rosebud è nato così, perché la collettività è quello su cui sentiamo di dover lavorare, in presenza e in remoto, per cercare di cambiare il locale prima e il globale poi. Rosebud è un progetto collettivo di scrittura e per festeggiarlo pensiamo che non ci sia modo migliore che chiedere a tuttə voi di partecipare portando quello che abbiamo avuto tuttə, almeno una volta, nella nostra vita: l’esperienza.
Raccontaci di quella volta che hai subito discriminazione di genere, di razza, sul lavoro; di quella volta che ti hanno detto “frocio” e “lesbica di merda” e di quando ti hanno chiesto se eri maschio o femmina. Raccontaci del catcalling, di quando ti hanno sfruttato tutta l’estate in cambio di visibilità e di quando ti hanno guardato con compassione per la tua disabilità, per il peso del tuo corpo e per la sua forma. Facci sapere di come la tua esperienza di uomo immerso nella cultura patriarcale e nella mascolinità tossica ha influito sulla tua vita e sulle tue relazioni umane. Dicci cosa ha significato per te quest’anno di quarantene e sconvolgimenti, di cosa è cambiato nella tua vita e di cosa hai perso e ritrovato.
Tutto quello che scriverai potrà essere mandato (firmato o in forma anonima) alla mail di Rosebud o alle nostre pagine IG e FB. Ricorda che ogni esperienza è valida, e ogni sensazione è reale e conta.
Se hai domande o se pensi di voler rendere pubblica la tua esperienza non esitare a contattarci!
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A year of Rosebud
Ladies and Gentlemen – and everyone in between
It’s already been a year. This incredibly weird, excessively surreal time has kept us all stuck on a screen, forcing us to maintain long-distance relationships with everyone else we care about. This year, more than ever, we realized that we live in an ever-connected world that can easily exclude the single subjectivities and privilege alienation and social isolation. We believe it’s in the social indifference that many issues of our times lie: racism, social injustice, gender gap, LGBTQphobia, and so on. This is why Rosebud was born, and this is why we want to put collectivity and sharing at the core of our writing project. We would like you to write down your experience, to share your problem and make it our problem.
Tell us about that time when your gender, your sexual identity and your orientation where the cause of discrimination. Tell us about the time your body made you feel uncomfortable because of the gaze of others. Tell us about your disability and how it affected your relationships and your job; tell us about body shaming and how you experienced it. Tell us about how studying and working in the time of Covid-19 made you realize what’s wrong with education and with our economic system. Write about your experience as a man in a patriarchal society and how it feels to be constantly living with toxic masculinity.
You can sign your letter or you can ask to be kept anonymous. Do not hesitate to contact us for any information or questions. Remember that every experience counts, your feelings are real and we believe you!
If it helps, you can fill this sheet and send it to Rosebud.wordpress@gmail.com
Rosebud - un progetto collettivo di scrittura 